In questi giorni i farmacisti mi chiedono consigli per “dirlo con un cuore”. Siamo giunti al weekend che precede la festa degli innamorati ma voi, lo siete? Non parlo del vostro partner, lì diamo per scontato di si. Parlo di cose “serie”, siete innamorati della vostra professione? Siete innamorati di quello che fate? Pandemia a parte, quanto vi pesa entrare in farmacia ogni giorno? Perché anche se siete bravi a non lamentarvi con i clienti (e lo siete, vero?), certe cose si notano. Il vostro stato d’animo resta fondamentale nella comunicazione, per renderla “vera” e capace di creare empatia.
Fatta questa premessa a San Valentino potete sbizzarrirvi valorizzando la vetrina, il reparto cosmesi, pubblicando post che sprizzano “love” da ogni foto ma sbaglio o è la stessa cosa che escluse le festività natalizie, fate anche con 8 marzo, festa della mamma, del papà, halloween, black friday e tutte le pseudo ricorrenze a cui ci continuiamo ad aggrappare per “smuovere” prodotti un pò fermi?
Avete valutato quanto incide in termini di fidelizzazione il saper trasformare ogni volta la farmacia, magari all’ultimo momento e con poca collaborazione delle aziende per cui dovreste rivendere prodotti?
Pensate alla comunicazione della vostra farmacia o parafarmacia come qualcosa che segue una linea a lungo termine e non che vive esclusivamente di “picchi” dettati avvenimenti da calendario.
Dovete far innamorare i clienti di voi, poi si innamoreranno della farmacia e poi dei prodotti che consigliate per farli stare bene. Ci vuole tempo, è vero ma sta a voi capire se con i vostri clienti preferite un’avventura estiva o una lunga storia d’amor…