Caro Farmacista, se Cristoforo Colombo avesse chiesto ai marinai presenti nel porto di seguirlo in un viaggio verso l’ignoto, quante probabilità avrebbe avuto di trovare un numero sufficiente di persone per allestire le sue caravelle? E se avesse avuto in mente una meta meno ambiziosa, avrebbe avuto con sé i più ardimentosi? Probabilmente no… La verità è che se vuoi scoprire la natura delle persone devi sfidarle su obiettivi importanti: troverai chi si entusiasmerà, chi ti dirà che non sa come si fa, ma ti chiederà aiuto e, infine, chi non ti prenderà sul serio.
A questo punto sai su chi potrai fare affidamento (sulle prime due categorie)! Per di più, le mete si innestano in un terreno fertile che si chiama “vision”.
Prova a rispondere ai seguenti quesiti:
1. Come vorresti essere riconosciuto fra “X” anni?
2. Cosa ti fa alzare al mattino carico di entusiasmo?
3. Quali valori vorresti trasferire ai tuoi figli?
Ecco, dalle risposte che ti sei dato puoi definire la tua vision, rappresentabile come tutto quello che emotivamente ti prende di più, nel solco dei principi che guidano il tuo modo di vedere le cose e il mondo.
Su questo “terreno” puoi coltivare con facilità le tue mete: purtroppo l’assenza di mete nella vita comporta un percorso fatto a zig-zag, che non motiva e che non conduce da nessuna parte…