Caro Farmacista,
quando si ha la responsabilità di condurre un’azienda occorre dedicare del tempo ad attività di programmazione e, conseguentemente, di controllo. Tali attività sembrano rubare energie e spazio al lavoro di routine, anche quello un po’ noioso legato agli adempimenti burocratici, ma a ben pensarci, forse è vero il contrario: è la routine che ruba del tempo alla direzione aziendale. Infatti chi, se non un titolare, si può e si deve incaricare di programmare, organizzare, controllare la gestione?
Tutto il resto è delegabile e va in effetti delegato. In qualsiasi impresa un titolare non si occupa del lavoro dei suoi impiegati e dei suoi operai e programmare i flussi di cassa, peraltro, diventa ad inizio d’anno un impegno necessario e proficuo, atteso che prevedere le uscite correlate alle spese è tutto sommato semplice (vi sono dei costi fissi, periodici, come il personale, le utenze, i canoni,… a cui si aggiungono le scadenze correlate all’acquisto della merce). Per poi prevedere le entrate spesso basta guardare allo storico delle DCR e agli incassi mensili. Se parti da un saldo liquido iniziale e mensilmente aggiungi le entrate e sottrai le uscite avrai un saldo liquido finale (e a fine di ciascun mese) che ti segnalerà se vi sarà una crisi di liquidità in qualche momento dell’anno o se ti potrai permettere un investimento o una spesa extra.
È proprio difficile?
Di sicuro è utile, soprattutto in tempi turbolenti…