La ricetta è da sempre per il farmacista il suo Santo Graal, la sua copertina di Linus, il suo tesoro nascosto; ancora oggi si assiste a coloro che fanno di tutto pur di farne incetta con tutti i mezzi possibili, leciti e illeciti. In realtà, nella maggior parte dei casi, le ricette e i farmaci vengono considerati solo come prodotti di front end; stabilito che non consentono più guadagni stratosferici, rimane l’idea romantica secondo la quale il cliente entra perché ha una ricetta e poi acquista di tutto e di più.
Prima di fare qualunque considerazione vi invito a fare un controllo molto banale: nel vostro gestionale andate a controllare l’importo dello scontrino in cui siano presenti farmaci erogati con la ricetta e confrontate l’andamento di tali scontrini con il passato. Questo dato è molto più importante di quel che sembra perché dovrebbe condizionare la vostra politica commerciale, i vostri investimenti e la direzione in cui volete andare.
Proviamo a scoprire che cosa ci fa realmente guadagnare, che cosa è in grado di trattenere il cliente e di farlo ritornare, che cosa non sta funzionando o addirittura ci sta danneggiando. Infine una considerazione: se il mondo del farmaco non ci fa guadagnare e i soldi ci entrano in realtà grazie ad altri servizi, come, ad esempio, la cabina estetica, non varrebbe la pena di sviluppare tali servizi indipendentemente dalla farmacia in modo più libero (potrebbe, magari, avvalersi della collaborazione con un medico) e più economico?