Cosa vuole la gente da me?
Come ci vede il nostro cliente?
Che cosa ci chiede?
Di che cosa ha davvero bisogno?
Avete mai provato a dare sul serio delle risposte realistiche a queste domande?
Continuo a sentire e leggere colleghi che si lamentato per le richieste, giudicate assurde, che ricevono ogni giorno; che si offendono e si indignano per le reazioni dei clienti ad ogni minima esitazione su qualunque cosa venga fatta; che non si riconoscono nella percezione delle persone con cui lavorano.Il problema credo stia in realtà da un’altra parte e cioè in un divario che diventa sempre più ampio fra offerta e domanda, fra ciò che noi vogliamo e siamo in grado di offrire e ciò che ci chiede e di cui ha bisogno il nostro pubblico.
In un’epoca di crisi economica senza precedenti (da un punto di vista finanziario il 2022 è stato l’anno peggiore di sempre, più del 1928, più del 2008, e questo sta avendo delle drammatiche ricadute su tutti noi: vedi l’aumento spaventoso delle bollette, la carenza di materie prime, la crisi profonda del mondo del lavoro, etc…) stiamo ancora cercando di capire come vendere più pezzi o come spingere i clienti a “fare scorta” di prodotti sostanzialmente inutili.
Mi direte: “ma è quello che le persone vogliono! I clienti sono attratti dagli sconti e dalle offerte e poi ne hanno bisogno!”
Ne siamo proprio sicuri?
Vi propongo un gioco: quasi tutti noi abbiamo delle telecamere nella zona del pubblico della farmacia.
Ebbene, prendetevi un paio d’ore e guardate con curiosità il registrato di un giorno qualunque, osservate con attenzione il comportamento dei vostri clienti; guardatelo a bocce ferme, senza coinvolgimento emotivo, in mondo disincantato e oggettivo: potreste avere delle sorprese incredibili.
Scrutate le espressioni dei visi, i gesti, il linguaggio dei corpi; andate oltre il mero significato delle parole e cercate di capire qual è l’umore generale, che cosa racconta il non detto, che cosa c’è dietro il silenzio o le chiacchiere superficiali e inutili che assordano la nostra vita.
Osservate e poi fatevi delle domande, una fra tutte: di che cosa ha bisogno davvero il mio cliente?