Caro Farmacista,
le scelte che hanno un impatto significativo sull’economia della farmacia meritano ogni attenzione. Allora, come mai ci si limita ad un semplice consulto fiscale quando, ad esempio, devi ristrutturare i locali o devi acquistare un magazzino automatico o, ancora, devi assumere un altro dipendente?
Avere un “impatto significativo” non esprime riduttivamente il chiedersi se le proprie finanze si possono o non si possono permettere una determinata spesa, e neppure se c’è convenienza fiscale grazie all’agevolazione di turno, ovvero se gli indicatori di congruità fiscale dei costi rispetto ai volumi d’affari danno indicazioni favorevoli. L’“impatto positivo”, viceversa, ha a che fare con il progetto che c’è dietro ogni decisione di medio-lungo termine e un progetto è sempre necessario per rispondere a domande come le seguenti:
- In quanto tempo recupererò il capitale investito?
- Come inciderà una determinata innovazione
sull’organizzazione del lavoro in farmacia?
- Come migliorerà la relazione con la clientela?
- Come razionalizzerò gli spazi espositivi e che impatto
avranno sull’esperienza fatta vivere al cliente?
- Come migliorerà l’immagine della farmacia?