Caro Farmacista Titolare,
mi rendo conto che queste mie parole possono suonare scomodissime ma, come tutto ciò che cerchiamo di evitare, possono tornare molto utili e, in taluni casi, salvifiche. Premetto che la remunerazione di un titolare d’azienda non può essere fissa, perché oggettivamente collegata alla capacità della sua impresa, variabile nel tempo, di produrre utili.
Allora, quando leggo tra i crediti dell’attivo dello stato patrimoniale del bilancio della farmacia la voce “titolare conto prelievi”, o simili, ho quasi paura di leggere la cifra a fianco e, non ti nego, a volte ho riscontrato valori ammontanti a svariate centinaia di migliaia di euro. Ma di cosa si tratta?
Ebbene, durante l’anno se i prelievi del titolare di farmacia superano gli utili registrati a consuntivo, questa differenza va ad alimentare proprio la voce “titolare conto prelievi” e tale importo si cumula nel prosieguo degli anni. Mi immagino la faccia di un direttore di banca quando gli viene presentato il bilancio della farmacia o di un potenziale acquirente la farmacia stessa, che si sentirà autorizzato a svalutare l’azienda di tali crediti, spesso irrecuperabili.
Quindi, chiedi al tuo commercialista di monitorare e, nel tempo, di aiutarti a far rientrare la suddetta voce su valori prossimi allo zero…