Caro Farmacista,
sai già che esistono banche dati che consentono di paragonare le performance della tua farmacia a dei valori medi di settore, della tua zona, delle tue dimensioni. E non passa convegno dove non si sciorinino numeri e percentuali di tendenza.
Effettivamente si tratta di informazioni utili, ma pericolose, perché il confronto tra due realtà, o tra la tua azienda e i benchmark settoriali, va fatto con molta cautela e da persone specializzate nell’analisi dei valori economico-finanziari. Ammettere, ad esempio, che il costo del personale debba essere pari ad un 8-10% del fatturato lascia il tempo che trova, perché parte dal presupposto (sottaciuto, ma palesemente errato) che le farmacie e la loro gestione siano tutte uguali, quindi facilmente paragonabili.
Basta immaginare una farmacia maggiormente spinta sui servizi a far svanire, d’un tratto, la percentuale suddetta! Ovvero, se il magazzino di una farmacia di medie dimensioni deve ammontare al 10-12% del fatturato, questo valore perde di significato in presenza di una realtà fortemente sbilanciata sull’offerta di prodotti parafarmaceutici a bassa rotazione, magari organizzati in linee di prodotto con singole referenze che “girano” al loro interno a velocità troppo diverse. E gli esempi possono continuare…