Caro Farmacista,
perché nella scelta dei collaboratori ti ostini e ti fermi al passaparola? Devi sapere, o forse lo hai già amaramente sperimentato sulla tua pelle, che le persone che selezioni attraverso il passaparola in effetti non le stai selezionando; semplicemente ti stai affidando a chi ti presenta qualcuno nella speranza che le tue aspettative non vengano disattese.
Non è un modo superficiale e distratto, diciamolo pure, di occuparsi del maggior costo della tua farmacia? Peraltro, stiamo parlando non di merce né di attrezzature, bensì di esseri umani: viventi e con le proprie motivazioni, le proprie aspirazioni.
Allora, come scegliere i collaboratori? Per apprezzare le differenze occorre una certa quantità di candidati (da selezionare, appunto) e, tra questi, piuttosto che soffermarsi sul curriculum e sugli anni di esperienza pregressa al banco, ne osserverei gli atteggiamenti, cioè quelle caratteristiche umane (organizzazione, espansività relazionale, determinazione, focus sugli obiettivi…) che difficilmente si possono apprendere e si possono trasferire da un essere all’altro, nel mentre l’istruzione e le competenze professionali si apprendono e si trasferiscono molto più facilmente.
E vuoi scommettere che una persona con gli atteggiamenti giusti imparerà, opportunamente motivata, molto più velocemente di un farmacista serio e professionalmente ineccepibile ma, ad esempio, scarsamente empatico con la clientela al banco?